Anche se il nostro organismo funziona meglio in condizioni di alcalinità, è un grande produttore di acidi che si accumulano e acidificano l’intero organismo.
Nella maggior parte dei casi, l’organismo riesce a neutralizzare questa acidità, ma con il passare degli anni un organismo che produce molte scorie acide e alterazioni metaboliche causate dagli ormoni dello stress rendono meno efficace questo processo riequilibrante.
Le scorie acide si concentrano così nel tessuto connettivo generando condizioni di infiammazione di basso grado, cioè un’acidosi cronica. I tessuti non comunicano più bene tra loro, la trasmissione delle informazioni biochimiche è bloccata e iniziano a manifestarsi i disturbi legati all’acidosi, cioè i sintomi vaghi. Nel tempo si manifestano poi le malattie. Molti scienziati attribuiscono all’acidificazione cronica dei liquidi biologici l’invecchiamento rapido e l’insorgenza di molte malattie della nostra epoca.
L’età è senza dubbio un fattore fondamentale dell’acidosi metabolica.
Nel tempo, per polmoni e reni diventa più difficile eliminare le scorie acide e tanto più in presenza di stili di vita e abitudini alimentari scorrette.
Questo è uno dei motivi per cui è importante mantenere la salute dei polmoni e imparare a respirare “bene”, così come mantenere la salute del rene e non sovraccaricarlo di residui acidi da smaltire.
(da “Dottor Cibo” – Lidia La Marca)