“Sono venuta da lei per una visita, ho le ovaie che mi fanno male. E ho la pancia molto gonfia.”
Tante donne si presentano alla visita ginecologica con questi disturbi, ma dopo qualche domanda capisco dalle risposte della paziente che probabilmente non si tratta di un disturbo ginecologico.
Con la visita, trovo un addome meteorico e dolente e ovaie perfettamente sane, e spesso fatico a convincere la paziente che le ovaie non si gonfiano facilmente e ed assai più probabile che si tratti di una colite su base nervosa.
Da ginecologa, affronto questo argomento perché molto spesso la colite spastica, pur essendo una malattia gastroenterologica, viene diagnosticata dal ginecologo.
La colite spastica è un disturbo molto femminile, scatenata dallo stress unito alla cattiva alimentazione.
Noto sempre con un certo stupore quanto la maggior parte delle donne che ne soffre abbia difficoltà a comprendere l’origine di questo disturbo.
Le pazienti, nella maggior parte dei casi, non riescono a stabilire un collegamento fra le abitudini di vita ed i sintomi ed hanno difficoltà a percepire il loro corpo, sviate dall’idea che tutto ciò che avviene nell’addome sia di origine genitale.
Conoscere il proprio corpo è il primo passo per risolvere molti problemi, anche con semplici piccoli accorgimenti; questo disturbo ne è un esempio molto chiaro.

I sintomi del colon irritabile sono l’addome meteorico per notevoli quantità di gas e liquidi, diarrea o stipsi, dolori crampiformi.
A differenza dei sintomi genitali, al mattino la pancia è gonfia come alla sera e la sintomatologia non si attenua con il riposo.
Raramente è necessario ricorre ad esami impegnativi come la colonrettoscopia o il clisma opaco; la diagnosi è fatta per la più sulla base dei sintomi e della palpazione dell’addome, che risulta aumentato, teso e dolente, con tipici rumori.
Il colon irritabile può essere trattato con farmaci antisecretivi, che modificano la motilità intestinale, e sostanze come il carbone, che assorbono e gas diminuendo il gonfiore.

Ma per guarire può essere sufficiente modificare l’alimentazione e lo stile di vita: ecco alcune semplici regole da applicare quando l’intestino è in difficoltà:

– tenete un diario dei cibi per scoprire quali vi danneggiano
– escludete le bevande gassate, i cibi a notevole fermentazione o che aumentano la secrezione gastrica o la quantità di anidride carbonica, come frutta zuccherina, brodo di carne, latte e caffè
– introducete molti liquidi, per la stipsi o per reintegrare le perdite di liquidi dovute alla diarrea
– masticate accuratamente per non ingerire aria
– cercate un sistema per ridurre lo stress

Libere di Star Bene – Lidia La Marca, ADV Edizioni