La visione PNEI (Psico-Neuro-Endcrino-Immunologia) rappresenta in prima istanza la necessità di abbandonare una medicina meccanicistica a favore di una medicina della persona.

La PNEI non ci dà solo una nuova visione della medicina ma un vero e proprio strumento per riunificare, finalmente, il corpo e la mente anche dal punto di visto della cura delle malattie. Uno dei concetti fondamentali affermati da questa disciplina sta proprio nel riconoscere che una parte della storia della malattia dipende dalle caratteristiche del singolo.

Riconoscendo quanto mente e corpo possano profondamente interagire, si può facilmente capire come anche il modo personale di interpretare gli stimoli, e dunque il nostro umore, possano giocare un ruolo importante non solo sul sistema nervoso centrale ma anche , anzi di conseguenza, sul sistema ormonale e sul sistema immunitario.

Paura, dolore, ansia, rabbia, grazie a sostanze bio-chimiche dette leganti che modulano i segnali fra le varie cellule dal cervello, di diffondono in tutto il corpo, ad organi e apparati.
Queste sostanze sono i neuropeptidi, neurotrasmettitori e ormoni. I leganti, o ricettori, sono distribuiti in tutto il corpo.
Per questo oggi si parla di bodymind, cioè di mente diffusa: possiamo dire che non solo il cervello ma l’intero corpo è coinvolto con il pensiero!

Se l’essere umano è dunque una complessa rete di informazioni, non può esistere una separazione fra mente e corpo ed ogni aspetto psicofisico è parte di un’unica, complessa realtà.

L’intero corpo pensa, ogni singola cellula “sente le emozioni” ed elabora strategie metaboliche per la propria salute, le trasmette alle altre tramite una fitta rete di connessioni.

(Lidia La Marca, Dottor Cibo, ADV Edizioni)