Il cibo è sì espressione di una scelta salutare. Ma non solo

È certamente vero che il cibo è principalmente nutrimento, un bisogno primario che soddisfa la fame. E se è buono e sano, ci influenzerà in modo positivo.

Ma il cibo è anche tradizione e nei piatti tipici di un popolo si conserva una parte importante della sua cultura; quindi anche un modo efficace per tramandarla.
A livello sociale è parte delle manifestazioni legate alle festività, dunque il cibo è anche festa.
In tutto il mondo offrire cibo è segno di amicizia e fa parte dei riti familiari. Si usa mangiare insieme per facilitare un appuntamento di lavoro o un’occasione di comunicazione speciale o per rinsaldare legami affettivi. Il cibo soddisfa il nostro bisogno di riti: apparecchiare con cura, disporre i piatti in modo gradevole, cucinare i cibi che piacciono è un modo per prendersi cura di sé e degli altri.

Assaggiare un piatto buono è uno dei piaceri della vita; i suoi colori, profumi e sapori hanno un effetto anche sull’umore. Scegliere cosa e come mangiare rispecchia tradizioni e vissuti personali, dove il passato si stratifica mescolandosi al presente.
Nel nostro tempo, anche se il cibo ha perso gran parte dl suo legame con la nostra cultura antica, resta una parte della vita ricca di significati sociali, affettivi ed emozionali.

Il pasto come momento di piacere

Se le nostre scelte alimentari sono fondamentali per la nostra salute e la qualità della nostra vita quotidiana, non dobbiamo sottovalutare il ruolo dell’alimentazione come fonte di piacere . È importante quindi, d’altra parte, non cadere in atteggiamenti eccessivamente rigidi e angoscianti. Non ci si ammala se si magia una tantum un dolce fatto in modo tradizionale o un cereale raffinato: è la quotidianità che conta, non l’eccezione.
L’ortoressia, l’ossessione per il cibo salutare, è considerata uno dei disturbi dell’alimentazione ed è certamente alimentata dal bombardamento mediatico sui cibi che fanno bene o male alla salute. Desiderare di migliorare la propria salute scegliendo una giusta dieta è un atteggiamento giusto da incoraggiare, ma l’esagerazione che sfocia nell’ossessione può determinare risultati opposti. Chi è vittima di questo rapporto ossessivo con il cibo tende anche ad attribuire scarsa importanza al gusto, agli odori e all’aspetto di ciò che mangia..

Il momento del pasto dovrebbe corrispondere ad un ambiente piacevole, non affollato e rumoroso, una situazione rilassante priva di fattori di stress. Dividere il pasto con persone che ci agitano non favorisce la buona digestione! Il tempo dedicato dovrebbe permettere una lunga e lenta masticazione che favorisce il massimo utilizzo degli elementi nutritivi.

L’alimentazione salutare

I macronutrienti (carboidrati, fibre, proteine, lipidi ed acqua) ed i micronutrienti (vitamine e sali m minerali) devono essere presenti nella nostra dieta in misura proporzionale al nostro fabbisogno energetico, determinato dall’età, attività fisica, attività intellettuale, sesso, salute, gusti personali, gravidanza, allattamento) e ripartite durante la giornata secondo un certo ritmo https://www.lidialamarca.it/limportanza-dellequilibrio-dellindice-glicemico/.

da Lidia La Marca – Dottor Cibo – ADV Edizioni