I disturbi rettivi del sonno
Chi di noi non ha sofferto, prima o poi, di disturbi del sonno reattivi, conseguenti allo stress quotidiano, che sia lavorativo o di tipo sentimentale?
Per fortuna, di solito si tratta di un’insonnia transitoria che dura qualche settimana e si risolve generalmente da sola, o al limite con un modesto aiuto farmacologico.
L’insonnia dopo i 40 anni
C’è da dire invece che dopo i 40 anni, l’insonnia si presenta come un disturbo tipicamente femminile. A questa età è più frequente cadere momentaneamente in crisi psicofisiche, associate ai tipici disturbi della premenopausa: le vampate e sudorazioni notturne di certo non conciliano il sonno! E all’improvviso non riusciamo più ad assolvere con la solita leggerezza tutti i compiti che gravano su di noi.
Altre condizioni che favoriscono l’insonnia sono stati d’ansia cronica o di depressione, ma anche malattie con dolori ad insorgenza notturna, come l’ulcera e le cardiopatie.
L’insonnia può essere associata all’assunzione di sostanze cosiddette psicostimolanti (anfetamine, anfetamino-simili, gli estratti tiroidei, la nicotina, il tè, il caffè, il cioccolato o le bibite a base di cola, gli antidepressivi, i broncodilatatori, i contraccettivi orali).
Ma paradossalmente anche i farmaci ipnotici, somministrati per indurre il sonno, e l’alcool e stesso possono esser causa di insonnie ed esauriscono la loro azione nella prima parte della notte, costringendo che è insonne ad aumentare le dosi per ottenere lo stesso effetto.
Che fare?
Volendo generalizzare, l’insonnia che dura più di un mese richiede quasi sempre l’assistenza medica ma, prima di scegliere un rimedio, è necessario che il medico stabilisca cosa ha originato questo disturbo.
Prima di ricorrere a terapie farmacologiche, un medico accordo consiglierà rimedi a base di erbe. Solo successivamente prescriverà un blando ipnotico, a basse dosi, che induca il sonno nel tempo più breve possibile.
Abbiamo oggi a disposizione numerose sostanze che non creano assuefazione e agiscono selettivamente sul disturbo del sonno. Anche la melatonina e l’iperico, associati ad altri principi attivi come il magnesio e la niacina, possono modulare la funzione del sonno.
Un consiglio sempre valido
Seguite le regole del buon dormire ed imparate le tecniche del rilassamento. Vi saranno utili anche in molte altre situazioni.