La nuova linea contro i tumori: battere l’infiammazione
Un farmaco pensato per combattere le malattie cardiovascolari si è rivelato efficace nel controllo dei tumori del polmone.
Uno studio presentato a Barcellona e pubblicato sul New England Journal of Medicine aveva come obiettivo quello di presentare l’efficacia di una molecola (il canakinumab) per prevenire il secondo infarto nelle persone che già sono state colpite una volta.
A differenza dei farmaci usati precedentemente miravano a ridurre il colesterolo nel sangue, ritenuto uno dei principali fatturi del rischio cardiovascolare.
Questo farmaco riattiva il sistema immunitario mettendo in grado certe cellule immunitarie “narcotizzate” di aggredire il tumore concentrandosi su di un altro bersaglio: l’infiammazione.
Le più recenti ricerche ritengono infatti che l’infiammazione cronica ( vedi l’articolo www.lidialamarca.it/infiammazione-cronica/ su questo blog ) non solo svolga un ruolo nelle malattie cardiovascolari, ma anche in molte altre malattie, inclusi i tumori.
L’infiammazione infatti caratterizza le cellule tumorali e permette loro di sopravvivere.
Infiammazione e cancro sono collegati in due modi :
1- condizioni croniche di infiammazione a lungo andare possono portare al tumore
2- l’infiammazione cronica promuove la crescita del tumore e le metastasi.
Il danno genetico dunque sarebbe “il fiammifero che accende il fuoco del cancro, ma l’infiammazione è la benzina che alimenta le fiamme”.