La fase preconcezionale, concezionale, la gravidanza e la prima infanzia dal punto di vista della psico-neuro-edocrino-immunologia
Vorrei portare l’attenzione delle donne che stanno programmando una gravidanza sull’importanza dei primi mille giorni, quelli compresi tra il concepimento e i primi due anni di vita del nuovo nato.
È un argomento di cui non si parla molto spesso e che al contrario andrebbe considerato con attenzione. Il periodo che abbraccia la fase preconcezionale, concezionale, la gravidanza e la prima infanzia è particolarmente delicato poiché lo stile di vita dei genitori, la qualità dell’ambiente in cui vivono hanno un fortissimo impatto sul bambino: per il suo sviluppo fisico, cognitivo e sociale.
Da un punto di vista biologico è un periodo critico da affrontare con consapevolezza. L’epigenetica e la psiconeuroimmunologia ci hanno spiegato tutte le connessioni esistenti tra lo stile di vita e la salute.
E’ vero che il bambino eredita i geni dai genitori, ma eredita epigeneticamente anche l’espressione di questi geni che dipende dallo stile di vita che i genitori, addirittura i nonni, hanno condotto nella quotidiano.
Durante il processo di sviluppo del feto, la plasticità innata induce variazioni biologiche che sono espressione dell’adattabilità di queste strutture. Per cui, a stimoli più o meno salutari, l’organismo del feto si adatta integrando l’informazione nel patrimonio genetico.
Facciamo l’esempio: se la madre pesa poco, il bambino nascerà troppo piccolo, se la madre pesa troppo è a rischio di diabete o di pressione alta in gravidanza, il bambino può nascere troppo grosso. Ambedue questi bambini sono a rischio di essere obesi in età adulta.
E’ per questo che la coppia dovrebbe essere informata in modo ampio e completo, modificando le proprie abitudini per tempo, se necessario e attuando tutte le strategie necessarie a rendere questi giorni una finestra aperta su un futuro di salute.