GRAVIDANZA

I controlli preliminari

Controlli preliminari per la gravidanza

La fertilità femminile, ed in parte anche quella maschile, è senz’altro collegata all’età, ma anche alla capacità di difendere l’apparato genitale da quelle malattie che ne diminuiscono l’efficienza, come le malattie sessualmente trasmesse legate a rapporti promiscui, abbastanza semplici da diagnosticare e da curare.
Importante è anche una alimentazione ricca di principi attivi sulla salute dello sperma e dell’ovulo.
Se la donna assume la pillola, può interromperla un paio di mesi prima, non occorre farlo con troppo in anticipo, e lo stesso vale anche per gli anche altri metodi.

Effettuare una visita ginecologica e una consulenza genetica permette di valutare la regolarità del ciclo e dunque delle ovulazioni.
È importante eseguire il Pap Test e l’HPV Test per diagnosticare eventuali malattie da papilloma virus: queste malattie non controindicano la gravidanza, ma che vanno conosciute nella loro entità.
È necessario inoltre indagare le eventuali infezioni utero-vaginali, eseguendo anche l’esame per le malattie sessualmente trasmesse, come Clamidia T., Micoplasma h. e Ureaplasma u., con semplici tamponi.
Una ecografia pelvica dirà se siano presenti fibromi uterini o cisti ovariche.

Il colloquio con il medico permette di eseguire l’anamnesi, cioè di ricostruire la storia personale e familiare della coppia, individuando la presenza di malattie che possano rappresentare fattori di rischio. Nelle donne oltre i 35 anni è opportuna una valutazione senologica.
Alcune malattie della donna, e talvolta anche del partner, potrebbero influenzare negativamente la gravidanza e provocare complicanze, anche ai farmaci che si utilizzano per curarla. In tal caso quindi si rende necessaria la programmazione della gravidanza stessa.

Diabete, ipertensione, malattie della tiroide, asma, malattie infiammatorie dell’intestino, malattie renali, malattie autoimmuni, depressione, epilessia, non sono incompatibili con la maternità, ma in alcuni casi è necessario che la terapia sia interrotta, in altri va rivista la tipologia o il dosaggio del farmaco ancor prima di provare a concepire.

È raccomandato anche uno screening della funzione tiroidea, perché una malfunzione di questa ghiandola, situazione molto comune e spesso misconosciuta, può aumentare il rischio di aborto e di malattie della gravidanza e del nascituro.

E’ bene anche riferire tutti i farmaci e gli integratori che si stanno assumendo.
Il medico inoltre prescrive alcuni esami ematochimici, i cosiddetti esami preconcezionali che sono utilissimi per preparare una gravidanza.

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