GRAVIDANZA

L'alimentazione durante la gravidanza

L’alimentazione in gravidanza

“Adesso che sei incinta devi mangiare per due!”
Quante donne, ancora oggi si sentono ripetere questa frase. Sappiamo che questo non è vero, anzi troppo cibo potrebbe danneggiare la gravidanza e il feto. L’alimentazione in gravidanza è un aspetto da non sottovalutare: i comportamenti della madre condizionano non solo l’andamento della gravidanza, del parto e la salute del neonato ma influenzano, in modo talora determinante, la salute dell’adulto futuro.
La qualità dell’alimentazione, l’attività fisica e il benessere psicologico in poche parole, lo stile di vita sono fattori che possono aggiungere o togliere salute non solo alla madre ma anche al figlio.

Consigli per l’alimentazione durante la gravidanza

• Non ingrassare più di 10-15 kg a seconda del peso da cui si è partite
• Adottare una dieta varia e leggera, priva di cibi elaborati
• Fare almeno 5 piccoli pasti al giorno ad orari regolari
• Non mangiare oltre le ore 21 per non affaticare l’organismo
• Assumere verdura e frutta per contrastare la stitichezza e diminuire l’acidità dei tessuti
• Per il vomito, farmaci classici o lo zenzero e l’infuso di menta (piperita, silvana, acquatica).
• Per la stitichezza: movimento, bere molta acqua, infusi di malva, altea, finocchio
• Per l’acidità: usare la lattuga, antiacido naturale, il finocchio
• Evitare le bevande alcoliche
• Evitare il fumo
• Non sospendere l’attività fisica moderata

Nelle società passate, spesso povere di cibo, la gravidanza richiedeva un aumento delle quantità di alimenti. Oggi, nonostante nei paesi più avanzati ci si nutra troppo, è ancora presente la paura antica della denutrizione.
Già le nostre nonne e madri sapevano quanto importante fosse, in gravidanza, l’alimentazione ma credevano fosse sufficiente mangiare di più. Invece le relazioni fra gravidanza e alimentazione sono più complesse: un eccesso di peso o una condizione di sottopeso possono essere determinanti per la comparsa di maggiori disturbi (mal di schiena, vene varicose, smagliature, gestosi, diabete), di parti prematuri, di parti difficoltosi, di bambini sottopeso o troppo grossi.
La donna, se non l’ha fatto fino a quel momento, dovrebbe avere una particolare attenzione alla dieta, caposaldo di uno stile di vita corretto e la gravidanza può essere un’occasione per imparare a nutrirsi bene e con regolarità, per smettere di fumare e di bere alcolici, per fare più movimento e per seguire uno stile di vita sereno Non esiste una vera regola che definisca di quanti chili dovrebbe aumentare la donna in gravidanza perché bisogna considerare il peso di partenza. La normopeso o appena grassottella non dovrebbe aumentare nei primi mesi perché l’organismo consuma le riserve – il grasso nei fianchi e all’attaccatura delle cosce- il bambino pesa poco ed è importante migliorare la qualità del cibo, non aumentare le quantità.
Alla fine dovrebbe pesare dai 9 ai 12 kg in più (un incremento mensile di circa 1 kg, spesso maggiore negli ultimi tre mesi). Alcune donne, invece, hanno inappetenza, nausea e vomito ripetuti per cui dimagriscono. Naturalmente è importante controllare che il fenomeno sia passeggero (in questo caso non danneggia il bambino); se è stabile bisogna usare strategie anche farmacologiche. Altre donne, disturbate nei primi 3 mesi da nausee intense, mangiano in continuazione farinacei per stare meglio e ingrassano troppo. Un miglior equilibrio si instaura dopo il 3 °-4° mese di gravidanza.

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