Che cos’è esattamente il Pap Test

Il PAP test (test di Papanicolau, dal medico che lo ha inventato) è un esame con una lunga storia.
Fino ad oggi ha rappresentato l’unico strumento a nostra disposizione per studiare la salute del collo dell’utero.
Il Pap test consiste nel prelievo delle cellule di sfaldamento del collo dell’utero, l’unica parte dell’utero che il ginecologo può esaminare direttamente in vagina.
Le cellule raccolte vengono strisciate su di un vetrino, fissate, colorate e guardate al microscopio. L’aspetto delle cellule viene suddiviso secondo una classificazione internazionale che indica una normalità, lievi alterazioni, alterazioni virali, diplasie di vario grado, e un cancro vero e proprio.

Il virus HPV

Ormai sappiamo il rischio di andare incontro a trasformazioni delle cellule del collo dell’utero è maggiore nelle donne che hanno rapporti e assente nelle donne che non ne hanno.
E’ noto che ciò dipende dalla probabilità di incontrare per così dire, durante i rapporti, uno dei tanti virus della famiglia degli HPV (Human Papilloma Virus) con forte impronta oncogenetica.
Questo virus, sommato ad una predisposizione genetica e a situazioni contingenti, può essere la causa di una malattia oncologica anche in giovane età.
A differenza di altri tumori genitali, quello del collo dell’utero può interessare, specie nelle sue forme preoncologiche, anche donne molto giovani.
Solitamente, nei casi di trasformazione delle cellule indotte dal Virus HPV, viene rispettata una progressione che porta dalla displasia lieve e media alla displasia grave per sconfinare, se non si prendono gli opportuni provvedimenti, in una patologia oncologica vera e propria, spesso ancora curabile agevolmente.
La progressione può avvenire nell’arco di molti anni e raramente è più rapida. Questa storia naturale della malattia ci permette, eseguendo PAP test regolari, di intercettare i quadri citologici alterati e di curarli opportunamente e prima che diventino più gravi.

Il test Thin Prep

Recentemente, il classico Pap test è stato accusato di essere poco affidabile e scarsamente significativo.
Il Thin Prep, il Pap test su strato sottile, ha rappresentato un reale miglioramento del Pap test. Consiste nel prelevare le cellule sempre con lo stesso metodo ma nel fissarle in un liquido, da cui saranno poi estratte per centrifugazione e strisciate su un vetrino in strato sottile.
I risultati del Thin Prep vengono considerati maggiormente attendibili. L’eventuale studio della presenza di tracce virali (HPV test), che si può fare sullo stesso campione del Thin Prep, permette alla donna di eseguire un esame ogni tre anni.
Ovviamente il riscontro di quadri citologici alterati richiede l’esecuzione di altri esami: colposcopia, HPV test, biopsia, l’esecuzione di controlli citologici ravvicinati e, successivamente, l’eventuale eliminazione dell’area interessata, che, nella maggior parte che si può eseguire in ambulatorio.