Che il nostro stomaco sia dotato di un cervello è una recente acquisizione della scienza, ma l’uomo l’ha sempre saputo.
Già i seguaci di Ippocrate prescrivevano ai malinconici il cavolfiore, il basilico e una porzione di zenzero e miele.
“Mi fai venire il mal di pancia” si dice di una persona che dà disagio e prima di un impegno importante molti riferiscono disturbi intestinali.
Così come situazioni di crisi fanno venir voglia di mangiare dolce, o di mangiare troppo o troppo poco.
Oggi sappiamo che un elevato numero di neuroni avvolge il tratto gastrointestinale, una specie di cervello anterico che lavora autonomamente e interagisce con il sistema nervoso centrale.
L’umore, insomma, oltre che dal cervello è determinato anche dalla pancia!
Una delle sostanze che regolano i toni dell’umore agendo sui neurotrasmettitori, ovvero i messaggeri in viaggio verso il nostro cervello, è la serotonina.
La serotonina, che induce un senso di sazietà e di soddisfazione, è prodotta in gran parte dall’intestino e solo successivamente migra al cervello.
Essa concilia il sonno, regola la temperatura corporea e il consumo degli zuccheri, migliora la concentrazione e il buonumore, riducendo gli stati di aggressività ed il senso di angoscia.
Vere e proprie fonti dirette di serotonina sono il cacao e il cioccolato fondente, le noci , i kiwi e l’ananas. Ed anche i pomodori, le banane e le prugne.
da Lidia La Marca – Dottor Cibo