Le persone sposate avrebbero meno probabilità di sviluppare la demenza senile rispetto a quelle non sono mai state sposate , o ai vedovi e vedove.
Lo sostiene una ricerca condotta presso la University College of London.

Sembra che i single abbiano una probabilità di contrarre la malattia addirittura maggiore del 42%, mentre per i vedovi la probabilità sarebbe maggiore del 20%.

Secondo questo studio, pubblicato lo scorso 28 novembre dal Journal of Neurology, Neurosurgery and Psychiatry, l’effetto protettivo sarebbe legato a vari aspetti della vita tipica delle persone sposate, come abitudini più sane e maggiori interazioni sociali.

Al contrario, lutto e divorzio in persone precedentemente sposate sarebbe causa del maggior rischio di contrarre la malattia.
Sull’altro versante, va considerato che la condizione di single è più spesso associata di uno stile di vita scorretto e ad uno stato di salute più precario.

Secondo il dottor Sommerlad, che ha guidato la ricerca, lo stress contribuirebbe al rischio di demenza e ricerche precedenti hanno dimostrato che la perdita del coniuge è uno degli eventi più stressanti nella vita di una persona.
Nello studio, non sono state invece riscontate fra uomini e donne differenze significative nel rischio di malattia.

Un dato riscontrato e degno di nota è che il maggiore rischio per le persone non sposate resta valido anche a prescindere dallo stato di salute… suggerendo che il fattore protettivo del matrimonio vada oltre quello della pura salute fisica!